alla prima

APPLICAZIONI PRATICHE DELL'IBRIDO

Anaglifi 1

Anaglifi 2


Consideriamo questo originale, realizzato da Shilo Teshima (http://www.ne.jp/asahi/planet/16-16)
e presente nella galleria del sito: www.stereoscopy.com
Montato in autostereoscopia presenterebbe questo risultato


montaggio

Trovandoci alle prese con una sola coppia di immagini (situazione ben diversa dalle tecniche lenticolari)
realizzate, per giunta, con stereocamera dalle ottiche molto distanziate, il montaggio autostereoscopico
produce un'animazione troppo "movimentata". Se però isoliamo il soggetto principale

isolamento

per poi riscompattarlo non più in 2 ma in quattro immagini, nell'ordine:
a01 - a01a - a02 - a02a (le "a" stanno per manipolazione degli originali)
otterremmo un'autostereoscopia in sequenza identica alla precedente, ma
molto più morbida (qui presentata in scala di grigi per ovviare al degrado
del colore)


manipolazione

Non ci resterebbe che aggiungere uno sfondo appropriato per realizzare qualcosa
decisamente più utilizzabile della ripresa originale


finale