Sergio ASTROLOGO
DALL'INSEGNAMENTO AL GIORNALISMO ED ALLA NARRATIVA
Legato
a lui da una più che trentennale amicizia ho il piacere di
ospitarlo in Proars. In lui apprezzo soprattutto quella grande carica
di umanità che ha reso possibile la creazione di alcuni libri
davvero eccezionali per l'attenta valutazione di persone, ambienti
e circostanze, con un tipo di approccio personalissimo che, sono certo,
contimueranno a caratterizzare i suoi lavori.
Roberto Torre
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Fine Febbario 2012 - L' Editrice Antigone presenta nella Collana: Transizioni
BRICIOLE SPARSE SU UNA TOVAGLIA DA SCUOTERE
Un
nuovo lavoro di Sergio sul quale, per esigenze del sito, mi limito a
riportare solo la breve, ma chiara, recensione appena immessa in Rete
dalla Hoepli
"
Compongono questo romanzo il diario e le lettere che Nicoletta M.,
ormai sola e stanca, scrive tra il 1975 e il 1980, dando ampio spazio
alla rievocazione degli anni universitari: le prime prese di coscienza,
la contestazione, l'impegno politico, ma anche entusiasmi e delusioni
per grandi amicizie o per amori un po' fraterni, sempre casuali ed
effimeri, sempre inadeguati rispetto all'ideale segretamente sognato.
Ma al di là delle vicende personali e spesso rocambolesche di
Nicoletta e dei suoi interlocutori, Astrologo ci offre in queste pagine
una vivacissima ricostruzione del periodo sessantottino e
post-sessantottino, anche a partire da testimonianze dirette raccolte
intervistando numerosi protagonisti. Fra le tematiche più
interessanti, le fasi iniziali del movimento delle donne in Italia:
possiamo leggerne una cronaca fatta di episodi dove si confondono
realtà storica e realtà romanzata, come nella prima
"vacanza femminista" in Calabria nell'agosto 1973."
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TRA I SUOI SCRITTI
"GLI OCCHI COLORE DEL TEMPO" (1996) Edito da Marietti (pp.202)
Un significativo esordio sul quale si era già pronunciato il sito http://www.2you.it/astrologo/recensioni.html
( quanti dovessero visionare questi contenuti da apposito CD - e comunque off-line - potrebbero leggerne gli estratti riportati in punto 1 e punto 2)
"ALLE RADICI DELL'INSALATA" (2008) Edito da Robin (pp.279)
IL SITO RIPORTA IN PDF
"FLANELLA E BASSO VERCELLESE" ( un breve saggio della sua prosa)
e
Santacroce degli inquieti è un
divertissement, un raffinato gioco letterario che ha per fine il
divertimento del lettore. Sillabario di ogni inquietudine, il
Santacroce era il testo base della scuola primaria cattolica
nell'ottocento. Questo romanzo dal ritmo incalzante ha come
fondale una Torino "notturna", brulicante di vita e
traboccante di umanità, popolata da personaggi ambigui e
insoliti, che si muovono con l'inquietudine degli animali
notturni: "Bisognerebbe abolire il giorno a Torino, perchè
è soltanto l'inutile appendice della notte. La città
non esiste, di giorno, è una realtà invesibile
ignota agli occhi distratti dei suoi abitanti. Le strade, le
case, gli anctichi palazzi si ritraggono feriti dall'indifferenza
frettolosa di chi gli passa accanto senza nemmeno guardarli. È
soltanto di notte che si svela la città, negli angoli poco
illuminati, nelle piazze silenziose, ai pochi eletti a cui è
stato concesso di ammirarne la bellezza". Attraverso l'uso
di linguaggi cinematografici, ricorrendo a volte alle tecniche
delle strips e dei cartoni animati, l'autore stravolge il cliché
che vede Torino come città magica, luogo del mistero e del
paranormale, e la dimensione notturna è qui una sorta di
specchio deformante che riflette i luoghi, personaggi e stati
d'animo in un susseguirsi pirotecnico di sorprese ed effetti
surreali.
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