IMPORTANZA DEL FATTORE “AUDIO”
Gran parte dei contenuti
del sito riguarda le arti figurative; settore in cui può
sembrare utile l'accompagnamento di audiocommenti, astenendosi tuttavia
dall'”affliggere” i visitatori con brani eccessivamente
prolissi.
Ben diverso il discorso per aree dedicate all'esposizione di proprie posizioni (es. audioblog) come a contenuti di narrativa, poesia, saggistica ecc., dove la “recitazione” dei post potrebbe, a ragione (e per le considerazioni sotto esposte), prendere il sopravvento sulla versione testuale. In primo luogo va infatti considerato che, oltre a rivelarsi poco agevole, la lettura da desktop consente (al pari di quella su carta) l'acquisizione del testo ad un solo visitatore per volta, mentre l'audio permette che siano in tanti a seguire ciò che l'autore ha voluto trasmettere; con la non trascurabile aggiunta del vantaggio di consentire la percezione dei contenuti anche standosene occupati in faccende estranee alle operazioni di lettura. L'opportuna predisposizione di elenchi sui brani proposti in streaming, poi, è tale da presentare vantaggi sulle stesse emittenti radio tradizionali, dal momento che queste ultime non consentono interattività e nemmeno visibilità dal momento che non dispongono di elenchi e links sui quali operare le proprie selte. Con l'audio streaming, invece, oltre all'immediato accesso al sonoro, gli interessati potranno sempre trasferire le proprie selezioni sui tantissimi supporti trascabili (dai comuni cellulari agli svariati modelli I Pod), aper archiviarle, riascoltarle ovunque off-line o proporle contemporaneamente ad un qualsiasi ed anche consistente numero di ascoltatori. L'audio, infine, consente effetti di recitazione che nessun testo scritto riuscirebbe ovviamente a trasmettere. Un punto di forza che svincola i testi dall'eterogeneità delle forme di acquisizione che, chiaramente, variano con il variare dei destinatari, svincola il messaggio dal pesante condizionamento costituito dalla difficoltà di acquisizione dei contenuti degli scritti che affligge molti più soggetti di quanti si sia portati a credere (si pensi, ad esempio al solo fenomeno del così detto "analfabetismo di ritorno") |