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Partendo dall'anaglifo (foto su Rinaldo), rilevato in Rete e qui riprodotto,

Anaglifo

normalmente si userebbe sovrapporre le due immagini ( con leggera sfasatura ) 
per esaminare la stereo con il ricorso ai noti occhiali; che, però, allo svantaggio di 
sottrarre luce e colore assommano l'impossibilità della fruizione contemporanea
per più persone ( impossibile pensare che quanti passano davanti ad un monitor
pubblicitario siano disposti a farlo portandosi in tasca uno dei tanti occhiali idonei
allo scopo).

Limitandosi alla semplice sovrapposizione delle due immagini per presentarle in
rapida successione ( a mezzo GIF o FLASH ), si avrebbe un risultato simile a
quello riportato di seguito

Sovrapposizione semplice

  Un notevole miglioramento potrebbe rivelarsi quello normalmente praticato da  Jim
Gasperini ( ottenibile effettuando la centratura su di un particolare del soggetto in
primo piano ).

Centratura

E' già un risultato apprezzabile, ma resta il limite di un'immagine afflitta da eccessiva
"movimentazione", a cui si potrebbe rimediare ricavando una mappa di profondità

Mappa

 che, opportunamente trattata, porterebbe le immagini base da 2 a 7 o 10 con il
risultato di "ammorbidire" la stereo grazie all'accresciuto numero di frame.

Stereo morbida

Un sistema praticabile, tuttavia, solo in presenza di riprese stereo effettuate con
fotocamera tenuta perfettamente in bolla ( v. infatti lo sfarfallio  mostrato dalla GIF ).
A meno di disporre di riprese con tali requisiti e con immagini di scarsa profondità,
sarebbe molto meglio elaborare una normalissima immagine piana (2D) per trasformarla in
autostereoscopia lenticolare; come ho fatto nell'esempio sottostante


In alternativa, potrebbe rivelarsi ottimale mantenersi su due sole foto, ma sottoponendole a
manipolazioni di deformazione prospettica, con risultati analoghi a quello sotto
presentato in bozza

Effetto zoom

Ora, l'esempio appena riportato si limita a compiere un doppio movimento del tipo
"andata e ritorno", ma occorre pensare alle possibilità offerte dalla collocazione
in successione di più soggetti sistemati in sequenza con movimenti di "sola andata"